Cassazione penale Sez. IV sentenza n. 15682 del 22 aprile 2022

ECLI:IT:CASS:2022:15682PEN

Massima

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Il reato di sfruttamento lavorativo di cui all'art. 603-bis c.p. è caratterizzato dalla sussistenza di condizioni di lavoro particolarmente svantaggiose e degradanti, tali da integrare uno stato di sfruttamento del lavoratore, che deve essere accompagnato dall'approfittamento dello stato di bisogno di quest'ultimo. Gli indici di sfruttamento previsti dalla norma (retribuzione difforme dai contratti collettivi, violazione della normativa sull'orario di lavoro e sui riposi, violazione delle norme sulla sicurezza, condizioni di lavoro e alloggiative degradanti) devono essere valutati nel loro complesso, tenendo conto della concreta situazione del lavoratore, al fine di accertare se vi sia stata una compressione della sua libertà di autodeterminazione, tale da indurlo ad accettare condizioni particolarmente sfavorevoli. Il mero inadempimento di singole prescrizioni contrattuali o normative non è sufficiente, essendo necessaria la reiterazione delle violazioni e la loro idoneità a determinare una condizione di sfruttamento. Inoltre, l'approfittamento dello stato di bisogno del lavoratore, pur essendo elemento costitutivo del reato, non si identifica con la mera conoscenza di tale condizione da parte del datore di lavoro, ma richiede che questi abbia effettivamente tratto vantaggio dalla situazione di grave difficoltà del lavoratore, inducendolo ad accettare condizioni particolarmente svantaggiose. Il giudice del riesame, nel valutare la sussistenza del fumus commissi delicti ai fini del sequestro preventivo, non deve limitarsi ad un mero controllo di astratta compatibilità tra la fattispecie concreta e quella legale, ma deve esaminare le concrete risultanze processuali, verificando la congruenza dell'ipotesi accusatoria rispetto ai fatti, senza tuttavia anticipare il giudizio di merito sulla fondatezza dell'accusa.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUARTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. DOVERE Salvatore - Presidente

Dott. NARDIN Maura - Consigliere

Dott. ESPOSITO Aldo - rel. Consigliere

Dott. PEZZELLA Vincenzo - Consigliere

Dott. BRUNO Mariarosaria - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
PROCURATORE DELLA REPUBBLICA PRESSO IL TRIBUNALE DI COSENZA;
nei confronti di:
(OMISSIS) nato a (OMISSIS);
avverso l'ordinanza del 01/07/2020 del TRIB. LIBERTA' di COSENZA;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dr. ALDO ESPOSITO;
lette le conclusioni del PG Dott.ssa LUCIA ODELLO, che ha chiesto dichiararsi l'inammissibilita' del ricorso;
letta la memoria difensiva dell'avv. (OMISSIS), nella qualita' di difensore di fiducia dell'indagato, che ha chiest…

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