Tribunale Amministrativo Regionale Lombardia - Milano sentenza n. 532 del 2020

ECLI:IT:TARMI:2020:532SENT

Massima

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La modifica della destinazione urbanistica di un'area da agricola a industriale rientra nella discrezionalità della pubblica amministrazione nella formazione degli strumenti urbanistici generali, senza necessità di ulteriore motivazione oltre quella desumibile dai criteri tecnico-urbanistici seguiti, anche in conformità con la pianificazione sovraordinata. Tale scelta, pur incidendo sulla legittima aspettativa del privato proprietario a non subire una reformatio in pejus del regime giuridico del proprio fondo, è sottratta al sindacato di legittimità del giudice amministrativo, salvo che non sia inficiata da errori di fatto o da abnormi illogicità. La valutazione della saturazione dell'area industriale esistente e dell'effettivo fabbisogno di nuovi insediamenti produttivi rientra nell'apprezzamento tecnico-discrezionale dell'amministrazione, non sindacabile in sede giurisdizionale, essendo sufficiente che la scelta risulti coerente con la pianificazione sovraordinata e risponda a criteri di razionalità e di interesse pubblico generale, come l'esigenza di concentrare le attività industriali in un unico comprensorio, evitando la proliferazione di aree produttive sparse sul territorio. Pertanto, il mero fatto che in passato l'amministrazione avesse manifestato orientamenti diversi in ordine all'espansione dell'area industriale non è indice di irrazionalità della scelta successivamente operata, rientrando la pianificazione urbanistica nell'ampia discrezionalità dell'ente locale, che può legittimamente modificare le proprie determinazioni in funzione di mutate esigenze e valutazioni di interesse pubblico.

Sentenza completa

Pubblicato il 20/03/2020

N. 00532/2020 REG.PROV.COLL.

N. 00081/2012 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per la Lombardia

(Sezione Seconda)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 81 del 2012, proposto da
Luciano Tavasci, rappresentato e difeso dall'avvocato Manuela Mauro, con domicilio digitale come da PEC da Registri di Giustizia;
Vanna Manzoni, rappresentata e difesa dall'avvocato Manuela Mauro, con domicilio digitale come da PEC da Registri di Giustizia;

contro

Comune di Gordona, in persona del legale rappresentante pro tempore, rappresentato e difeso dagli avvocati Alessandro Dal Molin, Gino Ambrosini, con domicilio eletto presso lo studio Alessandro Dal Molin in Milano, piazza Armando Diaz, 7;
Provincia di Sondrio non costituita in giudizio;

per …

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