Cassazione penale Sez. II sentenza n. 41013 del 24 settembre 2018

ECLI:IT:CASS:2018:41013PEN

Massima

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Il reato di frode informatica di cui all'art. 640-ter c.p. integra una fattispecie autonoma e speciale rispetto alla truffa, caratterizzata dalla condotta di intervento abusivo su un sistema informatico o telematico, senza diritto e con qualsiasi modalità, al fine di conseguire un ingiusto profitto con altrui danno. Tale condotta può realizzarsi sia attraverso l'alterazione del funzionamento del sistema, sia mediante l'intervento su dati, informazioni o programmi in esso contenuti, senza che sia necessaria l'alterazione del sistema stesso. Il bene giuridico tutelato dalla norma non è solo il patrimonio del danneggiato, ma anche la regolarità di funzionamento dei sistemi informatici, la tutela della riservatezza dei dati gestiti e la certezza del traffico giuridico fondato su tali sistemi. Pertanto, la creazione di un account di posta elettronica con un nominativo diverso dal proprio e l'inserimento di tale account come destinatario di pagamenti, al fine di conseguire un ingiusto profitto, integra gli estremi del reato di frode informatica, essendo una condotta di intervento abusivo su un sistema informatico senza diritto e con modalità illecite. Inoltre, tale condotta realizza anche gli elementi costitutivi del reato di sostituzione di persona di cui all'art. 494 c.p., in quanto l'agente si è sostituito al titolare dell'account registrato sulla piattaforma di vendite online. Il mancato riconoscimento delle circostanze attenuanti generiche e della tenuità del danno è motivato adeguatamente dalla Corte di merito, sulla base dei precedenti penali dell'imputato e dell'assenza di prova degli elementi dedotti dalla difesa.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. PRESTIPINO Antonio - Presidente

Dott. DI PAOLA Sergio - Consigliere

Dott. BORSELLINO Maria D. - Consigliere

Dott. DI PISA Fabio - Consigliere

Dott. MONACO Marco Mar - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS) nato a (OMISSIS);
avverso la sentenza del 06/06/2017 della CORTE APPELLO di CATANZARO;
visti gli atti, il provvedimento impugnato ed il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere MARCO MARIA MONACO;
udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore SALZANO FRANCESCO che ha concluso chiedendo per l'inammissibilita'.
RITENUTO IN FATTO
La CORTE d'APPELLO di CATANZARO, con sentenza in data 6/6/2017, in parziale riforma della sentenza pronu…

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