Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 26306 del 9 luglio 2021

ECLI:IT:CASS:2021:26306PEN

Massima

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Il giudice dispone nei confronti dell'infermo di mente l'applicazione di una misura di sicurezza, anche in via provvisoria, diversa dal ricovero in un ospedale psichiatrico giudiziario o in una casa di cura e custodia, quando sono acquisiti elementi dai quali risulta che tale misura è idonea ad assicurare cure adeguate e a far fronte alla sua pericolosità sociale, il cui accertamento è effettuato sulla base delle qualità soggettive della persona e senza tenere conto delle condizioni di cui all'articolo 133 c.p., comma 2, numero 4. In assenza di termini di scadenza parametrati a quelli previsti per le misure cautelari personali, i periodici accertamenti sulla pericolosità sociale dell'imputato previsti dall'articolo 313 c.p.p., comma 2, costituiscono lo strumento diretto ad evitarne la protrazione senza limiti di tempo. Pertanto, il giudice, sulla base della documentazione sanitaria e della consulenza medico-psichiatrica, può disporre la misura di sicurezza provvisoria della libertà vigilata con la prescrizione di osservare un programma terapeutico, quando risulti che tale misura è idonea a controllare i disturbi comportamentali dell'infermo di mente e a consentirgli di completare il percorso di studi, in assenza di precedenti penali o di pregressi trattamenti sanitari obbligatori.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. PETRUZZELLIS Anna - Presidente

Dott. COSTANZO Angelo - Consigliere

Dott. DE AMICIS Gaetano - Consigliere

Dott. GIORGI Maria S - rel. Consigliere

Dott. BASSI Alessandro - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato il (OMISSIS);
avverso l'ordinanza del 27/11/2020 del Tribunale di Palermo, sezione per il riesame;
Visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere GIORGI Maria Silvia;
letta la requisitoria del Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore generale LOCATELLI Giuseppe, che ha concluso chiedendo dichiararsi l'inammissibilita' del ricorso.
RITENUTO IN FATTO
1. Il Tribunale di Palermo, con l'ord…

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