Cassazione penale Sez. IV sentenza n. 55221 del 29 dicembre 2016

ECLI:IT:CASS:2016:55221PEN

Massima

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Il reato associativo ex art. 416 c.p. può essere configurato quando le risultanze processuali dimostrano l'esistenza di un contesto organizzato, strutturato e finalizzato alla commissione di una pluralità di reati-fine, caratterizzato da una peculiare specificità e serialità delle condotte illecite accertate, dalla disponibilità di mezzi, risorse e manovalanza, nonché dalla predeterminazione di un piano indifferenziato di molteplici furti ai danni di operatori commerciali. In tali ipotesi, la sussistenza dell'elemento materiale e psicologico del reato associativo può essere desunta dalla coincidenza dei soggetti legati ai personaggi aventi ruoli apicali, dall'agio con cui questi ultimi dispongono della necessaria manovalanza, dalla consapevolezza di tutti gli imputati di appartenere al gruppo criminale organizzato, nonché dalla triplice facilità di ricorso a veicoli rubati, strumenti per lo sfondamento e canali di destinazione della refurtiva. Il giudizio di comparazione tra circostanze aggravanti ed attenuanti, effettuato in riferimento ai criteri di cui all'art. 133 c.p., è censurabile in cassazione solo quando sia frutto di mero arbitrio o ragionamento illogico, mentre la valutazione della pericolosità sociale e il diniego delle attenuanti generiche possono essere adeguatamente motivati con riferimento alla serialità e all'efferatezza delle condotte criminose, in assenza di elementi di collaborazione o di risarcimento alle persone offese.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUARTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. IZZO Fausto - Presidente

Dott. MENICHETTI Carla - Consigliere

Dott. GIANNITI Pasquale - rel. Consigliere

Dott. BELLINI Ugo - Consigliere

Dott. CAPPELLO Gabriella - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato il (OMISSIS);
(OMISSIS), nato il (OMISSIS);
(OMISSIS), nato il (OMISSIS);
avverso la sentenza n. 536/2016 del 29/04/2016 della Corte di appello di Milano;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dr. ((omissis));
udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore generale Dr. ((omissis)), che ha concluso chiedendo l'inammissibilita' dei ricorsi.
RITENUTO IN FATTO
1.La Corte di appello di M…

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