Cassazione penale Sez. III sentenza n. 4987 del 10 febbraio 2011

ECLI:IT:CASS:2011:4987PEN

Massima

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Il provvedimento cautelare personale deve essere revocato o sostituito con una misura meno afflittiva quando, a seguito di sopravvenuti elementi di fatto o di diritto, risulti incompatibile con la situazione giuridica del soggetto, come nel caso di una sentenza di assoluzione nel merito per i reati sui quali era stata fondata l'applicazione della misura. In tali ipotesi, il giudice è tenuto a valutare la perdurante sussistenza dei presupposti cautelari, considerando anche il mutato quadro probatorio e la nuova situazione giuridica del soggetto, al fine di adottare la misura più adeguata, proporzionata e rispettosa del principio di presunzione di innocenza. La revoca o sostituzione della misura cautelare non può essere negata sulla base di meri elementi generici, come l'incensuratezza o la giovane età dell'indagato, ma richiede una motivazione puntuale e logica che tenga conto di tutti i fattori rilevanti, senza contraddizioni o illogicità. Il giudice deve altresì valutare l'adeguatezza della misura cautelare rispetto alle esigenze cautelari, evitando di disporre misure più afflittive di quanto necessario per fronteggiare il pericolo concreto e attuale.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE TERZA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. DE MAIO Guido - Presidente

Dott. GRILLO Renato - Consigliere

Dott. AMORESANO Silvio - Consigliere

Dott. MARINI Luigi - Consigliere

Dott. RAMACCI Luca - est. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

Procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Salerno;

nel procedimento MA. An. Pi. nato a (OMESSO);

avverso l'ordinanza emessa il 11/10/2010 dal Tribunale di Salerno;

Sentita la relazione fatta dal Consigliere Dott. RAMACCI Luca;

Sentite le conclusioni del Pubblico Ministero nella persona del Dott. MONTAGNA Alfredo che ha concluso per il rigetto del ricorso.

SVOLGIMENTO DEL PROCESSO E MOTIVI DELLA DECISIONE

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