Cassazione penale Sez. V sentenza n. 46841 del 25 novembre 2015

ECLI:IT:CASS:2015:46841PEN

Massima

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Il giudice di merito, nel valutare la richiesta di revoca di una misura di prevenzione della sorveglianza speciale con obbligo di soggiorno, può legittimamente fondare il proprio giudizio sulla pericolosità sociale del soggetto non solo sull'esito del procedimento penale che ne aveva originariamente giustificato l'applicazione, ma anche sulla base di altri elementi, quali i precedenti penali e i procedimenti penali pendenti, anche in relazione a violazioni della stessa misura di prevenzione. Ciò in quanto il procedimento di prevenzione ha una propria autonomia rispetto al procedimento penale, potendo il giudice valutare autonomamente i fatti oggetto di procedimenti penali non ancora conclusi ai fini dell'applicazione o del mantenimento di una misura di prevenzione. Pertanto, l'archiviazione del procedimento penale per il reato di associazione mafiosa, che aveva originariamente giustificato l'applicazione della misura, non comporta necessariamente la revoca della stessa, qualora il giudice ritenga comunque sussistenti altri elementi idonei a fondare un giudizio di pericolosità sociale del soggetto.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. LOMBARDI ((omissis)) - Presidente

Dott. LAPALORCIA Grazia - Consigliere

Dott. CATENA Rossella - Consigliere

Dott. PISTORELLI Luca - rel. Consigliere

Dott. FIDANZIA Andrea - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto dal difensore di:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso il decreto del 27/2/2015 della Corte d'appello di Catanzaro;
visti gli atti, il provvedimento impugnato ed il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dott. ((omissis));
lette le conclusioni del Pubblico Ministero in persona del Sostituto Procuratore generale Dott. GAETA Piero, che ha richiesto il rigetto del ricorso.
RITENUTO IN FATTO
1.Con il decreto impugnato la Corte d'appello di Catanzaro ha rigettato il rico…

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