Cassazione penale Sez. IV sentenza n. 31011 del 16 luglio 2015

ECLI:IT:CASS:2015:31011PEN

Massima

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Il falso in atto pubblico commesso al fine di conseguire una sanatoria edilizia, mediante la presentazione di una dichiarazione sostitutiva di atto di notorietà attestante falsamente l'ultimazione di opere abusive alla data indicata, integra il reato di cui all'art. 483 c.p. in relazione all'art. 76 del D.P.R. n. 445/2000, a prescindere dalla circostanza che gli interventi edilizi realizzati fossero suscettibili di denuncia di inizio attività in luogo del permesso di costruire. Infatti, la falsa attestazione è punibile a prescindere dalla necessità o meno del titolo abilitativo, in quanto il reato si consuma con la presentazione del documento contenente la dichiarazione mendace, indipendentemente dalla effettiva idoneità di quest'ultima a produrre l'effetto giuridico perseguito. Inoltre, la rimozione successiva delle opere abusive al fine di fornire una rappresentazione più adeguata dei luoghi in sede di richiesta di permesso di costruire non vale ad escludere la responsabilità penale per il falso già commesso. Infine, l'errore di fatto denunciabile con il ricorso straordinario ex art. 625-bis c.p.p. deve avere carattere decisivo ed essere frutto di una mera svista percettiva, senza alcun margine di valutazione, mentre gli eventuali vizi di giudizio o di motivazione, anche se sfocianti in un travisamento del fatto, devono essere fatti valere nelle ordinarie forme di impugnazione.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUARTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. BRUSCO Carlo Giuseppe - Presidente

Dott. D'ISA Claudio - Consigliere

Dott. CIAMPI Francesco Maria - Consigliere

Dott. ESPOSITO Lucia - rel. Consigliere

Dott. SERRAO Eugenia - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

(OMISSIS) N. IL (OMISSIS);

avverso la sentenza n. 48581/2012 CORTE DI CASSAZIONE di ROMA, del 28/11/2013;

sentita la relazione fatta dal Consigliere Dott. LUCIA ESPOSITO;

lette/sentite le conclusioni del PG Dott. Spinaci Sante.

RITENUTO IN FATTO

1. La Corte di Cassazione, sezione terza penale, con sentenza del 28/11/2013, dichiarava inammissibile il ricorso proposto dal (OMISSIS) avverso la sentenza della Corte d'Appello di Potenza, con la …

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