Cassazione penale Sez. II sentenza n. 18310 del 16 giugno 2020

ECLI:IT:CASS:2020:18310PEN

Massima

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Il delitto di usura si configura non solo quando il soggetto attivo applica direttamente tassi di interesse usurari, ma anche quando, pur avvalendosi di strumenti leciti, interviene nella rinegoziazione di un precedente accordo usurario al fine di garantire la riscossione del credito, essendo tale condotta finalizzata a consentire il rientro del debitore nei pagamenti concordati con l'usuraio. Pertanto, l'intermediazione del concorrente nell'ottenimento di un finanziamento lecito, ma finalizzato a rinegoziare i termini di un precedente accordo usurario, integra il concorso morale nel reato di usura, in quanto tale condotta si inserisce consapevolmente nell'attività illecita del complice e ne determina il perdurare. Ai fini della configurabilità del reato di usura, rileva anche la semplice richiesta di pagamento del debito usurario, in assenza di effettiva riscossione, in quanto tale condotta costituisce un segmento della fattispecie criminosa, idoneo a interrompere il decorso della prescrizione. Inoltre, il giudice di merito non è tenuto a una specifica motivazione per il diniego delle circostanze attenuanti generiche, quando i motivi di ricorso ripropongano gli stessi elementi già sottoposti all'attenzione del giudice di primo grado e da questo disattesi, ovvero quando si insista per il loro riconoscimento senza addurre alcuna particolare ragione, essendo sufficiente una motivazione fondata su argomentazioni esaurienti, logiche e non contraddittorie.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. VERGA Giovanna - Presidente

Dott. DI PAOLA Sergio - Consigliere

Dott. DI PISA Fabio - Consigliere

Dott. TUTINELLI Vincenzo - rel. Consigliere

Dott. RECCHIONE Sandra - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso la sentenza del 22/02/2018 della CORTE APPELLO di NAPOLI;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere TUTINELLI VINCENZO;
udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore ZACCO FRANCA;
Il Proc. Gen. conclude per l'inammissibilita' del ricorso presentato da DEL GESSO LUIGI.
Il Proc. Gen. conclude per il rigetto del ricorso presentato da (OMI…

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