Il principio di diritto fondamentale che emerge dalla sentenza è il seguente: L'affidamento diretto senza gara pubblica di servizi pubblici locali, anche a favore di cooperative sociali, è consentito solo entro i limiti di importo previsti dalla normativa europea, al di sopra dei quali è necessario esperire una procedura di evidenza pubblica a tutela della concorrenza, senza possibilità di rinnovi automatici o proroghe tacite. Il gestore del servizio idrico integrato, anche se società in house, ha l'obbligo di indire gare pubbliche annuali per l'affidamento dei servizi manutentivi degli impianti, senza che la pendenza di valutazioni sull'applicabilità di norme sul personale possa giustificare ritardi o deroghe a tale obbligo. Le norme regionali che prevedono forme di favore per cooperative di giovani o di inserimento lavorativo non possono derogare ai principi comunitari sulla concorrenza, ma al più consentire procedure di gara riservate o semplificate per tali categorie.