Cassazione penale Sez. II sentenza n. 5636 del 17 febbraio 2022

ECLI:IT:CASS:2022:5636PEN

Massima

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Il beneficio della non menzione della condanna nel certificato del casellario giudiziale può essere riconosciuto dal giudice di legittimità anche sulla base degli elementi già valorizzati ai fini della concessione della sospensione condizionale della pena, senza necessità di ulteriori accertamenti di fatto, quando la difesa abbia specificamente sollecitato tale beneficio in sede di gravame. Il giudice di merito è tenuto a motivare adeguatamente il diniego di tale beneficio, valorizzando gli elementi di fatto, come l'incensuratezza dell'imputato, l'assenza di pericolosità sociale e la pronta confessione, che possono giustificare una prognosi positiva sulla futura condotta dell'imputato e, quindi, il riconoscimento del beneficio della non menzione. Il mancato esame di tale richiesta, debitamente proposta in appello, comporta l'annullamento senza rinvio della sentenza impugnata limitatamente a tale profilo, con conseguente riconoscimento del beneficio da parte del giudice di legittimità.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. VERGA Giovanna - Presidente

Dott. CIANFROCCA Pierluig - rel. Consigliere

Dott. PAZIENZA Vittorio - Consigliere

Dott. DI PISA Fabio - Consigliere

Dott. SGADARI Giuseppe - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sull'impugnazione proposta nell'interesse di:
(OMISSIS), nato ad (OMISSIS);
contro la sentenza della Corte di Appello di Napoli del 23.1.2020;
visti gli atti, il provvedimento impugnato ed il ricorso;
udita la relazione svolta dal consigliere Dott. Pierluigi Cianfrocca;
letta la requisitoria del PG che ha concluso per l'inammissibilita' del ricorso.
RITENUTO IN FATTO E CONSIDERATO IN DIRITTO
1. La Corte di Appello di Napoli ha confermato la sentenza del 6.3.2015 con cui il Tribunale di Napo…

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