In tema di trattamento economico dei militari di leva nell'arma dei carabinieri, le disposizioni dell'art.1, commi 116 e 117, della legge n.662 del 1996 hanno introdotto una nuova disciplina del trattamento economico, comportante l'abrogazione tacita delle disposizioni precedenti, con decorrenza dal 1° gennaio 1997 , per tutto il personale in servizio a quella data, né assumono rilievo per la prospettazione di una questione di legittimità costituzionale, le censure di disparità di trattamento tra carabinieri ausiliari, che svolgono impegnative attività istituzionali dell'Arma, e militari semplici in servizio di leva, sotto il profilo della minor durata dell'addestramento e della ferma per questi ultimi, e di un'indennità percepita dai militari di leva e non dai carabinieri ausiliari, trattandosi di disparità di mero fatto, la cui valutazione non tiene conto del complesso di vantaggi e svantaggi reciproci (la corte territoriale, con decisione confermata dalla S.C., aveva dichiarato manifestamente fondata la questione di legittimità costituzionale per il profilo, non riproposto in sede di legittimità, del trattamento economico deteriore rispetto a quello dei carabinieri effettivi, sul presupposto che la diversità di trattamento scaturisse dalla difformità di "status" giuridico delle due categorie, l'una legata da rapporto di pubblico impiego, l'altra da semplice rapporto di servizio, destinato a cessare dopo il periodo di utilizzazione in sostituzione del servizio di leva , donde, peraltro, la devoluzione della controversia alla giurisdizione dell'AGO).