Il falso in atto pubblico commesso dal privato, anche in concorso con pubblici ufficiali, integra un reato proprio punito con pena edittale elevata, in quanto l'atto pubblico fidefacente è caratterizzato dalla produttività di effetti costitutivi, traslativi, dispositivi, modificativi o estintivi rispetto a situazioni giuridiche soggettive di rilevanza pubblicistica, ovvero dalla documentazione di attività compiute dal pubblico ufficiale o di fatti avvenuti in sua presenza o da lui percepiti. Tuttavia, il termine di prescrizione di tale reato decorre dalla data di formazione dell'atto falso, sicché, ove tale data sia antecedente all'emissione del provvedimento amministrativo cui l'atto falso è strumentale, il reato risulta estinto per prescrizione. Diversamente, per il reato di truffa aggravata, il termine di prescrizione decorre dalla data di erogazione dell'indebito beneficio economico ottenuto mediante l'utilizzo dell'atto falso, sicché solo gli episodi successivi ad una certa data risultano ancora punibili.