Il mancato rispetto del termine di conclusione del procedimento di autorizzazione unica per la realizzazione di un impianto fotovoltaico, previsto dall'art. 12, comma 4 del d.lgs. n. 387/2003, integra un'ipotesi di silenzio inadempimento da parte dell'amministrazione competente, che è tenuta a pronunciarsi espressamente sull'istanza presentata entro il termine stabilito dalla legge. L'accertamento giudiziale dell'illegittimità del silenzio inadempimento comporta l'obbligo per l'amministrazione di concludere il procedimento autorizzativo, adottando le proprie determinazioni finali, nel termine assegnato dal giudice. La mancata conclusione del procedimento entro il termine previsto dalla normativa di settore e il conseguente silenzio inadempiente dell'amministrazione, in assenza di valide ragioni giustificatrici, integrano una violazione dei principi di buon andamento e di imparzialità dell'azione amministrativa, di cui all'art. 97 della Costituzione, nonché dei canoni di efficienza, efficacia e tempestività dell'azione amministrativa, sanciti dalla legge n. 241/1990. In tali ipotesi, il giudice amministrativo, nell'accertare l'illegittimità del silenzio inadempimento, può ordinare all'amministrazione di provvedere entro un termine perentorio, con la previsione della nomina di un commissario ad acta in caso di ulteriore inerzia, ferma restando la possibilità per il privato di ottenere il risarcimento dei danni subiti a causa del comportamento omissivo dell'amministrazione.