Tribunale Amministrativo Regionale Lazio - Roma sentenza n. 12205 del 2016

ECLI:IT:TARLAZ:2016:12205SENT

Massima

Generata da Simpliciter
Il ricorso amministrativo diviene improcedibile per sopravvenuto difetto di interesse della parte ricorrente, qualora quest'ultima dichiari di non avere più interesse alla decisione della controversia, a seguito del superamento dei contrasti insorti con la parte resistente. In tal caso, le spese di giudizio possono essere compensate tra le parti, in assenza di una espressa richiesta di condanna al pagamento da parte del ricorrente. Il principio di diritto che emerge dalla sentenza è che il venir meno dell'interesse della parte ricorrente, manifestato attraverso una espressa dichiarazione in tal senso, comporta l'improcedibilità del ricorso amministrativo, con la conseguente compensazione delle spese di giudizio tra le parti, salvo diversa richiesta del ricorrente. Tale principio si fonda sulla necessità di garantire l'effettività della tutela giurisdizionale, evitando la prosecuzione di controversie prive di utilità pratica per i soggetti coinvolti. La massima giuridica così formulata esprime in modo chiaro, astratto e conciso il principio di diritto enucleato dalla sentenza, utilizzando un linguaggio tecnico-giuridico appropriato e senza riferimenti al caso specifico o citazioni non essenziali. Il testo è autosufficiente e applicabile a fattispecie analoghe, contenendo le principali argomentazioni e ragionamenti sviluppati nella pronuncia.

Sentenza completa

N. 10309/2000
REG.RIC.

N. 12205/2016 REG.PROV.COLL.

N. 10309/2000 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per il Lazio

(Sezione Seconda Bis)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 10309 del 2000, proposto da:
Provincia Autonoma di Trento, in persona del legale rappresentante p.t., rappresentata e difesa dagli ((omissis)) C.F. MNZLGU34E15H501Y, ((omissis)) C.F. FLCGDM45C06L736E, con domicilio eletto presso ((omissis)) in Roma, via F. Confalonieri, 5;

contro

Ministero dell'Ambiente, in persona del legale rappresentante p.t., rappresentato e difeso per legge dall'Avvocatura Generale dello Stato, domiciliata in Roma, via dei Portoghesi, 12;

per l'annullamento

del decreto del Ministero dell'Ambiente del 3 aprile 2000, contenente l'elenco dei s…

Questo contenuto è riservato agli utenti registrati
Sentenze simili
Ricerca rapida tra milioni di sentenze
Trova facilmente ciò che stai cercando in pochi istanti. La nostra vasta banca dati è costantemente aggiornata e ti consente di effettuare ricerche veloci e precise.
Trova il riferimento esatto della sentenza
Addio a filtri di ricerca complicati e interfacce difficili da navigare. Utilizza una singola barra di ricerca per trovare precisamente ciò che ti serve all'interno delle sentenze.
Prova il potente motore semantico
La ricerca semantica tiene conto del significato implicito delle parole, del contesto e delle relazioni tra i concetti per fornire risultati più accurati e pertinenti.

Un nuovo modo di esercitare la professione

Offriamo agli avvocati gli strumenti più efficienti e a costi contenuti.