Il vincolo paesaggistico di cui al decreto ministeriale 12 maggio 1966 tutela le bellezze panoramiche che caratterizzano il territorio comunale di Arzachena, comprendendo anche il tratto di mare immediatamente prospiciente la costa, in quanto parte integrante del paesaggio. Pertanto, l'autorità comunale competente, nell'esercizio della propria discrezionalità tecnica, può legittimamente negare l'autorizzazione per la realizzazione di una piattaforma galleggiante in legno collegata alla terraferma, qualora ritenga che tale manufatto, per la sua imponenza e visibilità da diversi punti di vista panoramici pubblici, arrechi un pregiudizio rilevante alle vedute sul mare e sull'intero litorale, compromettendo l'equilibrio tra spazio naturale e spazio antropizzato tutelato dal piano paesaggistico regionale. La motivazione dell'atto di diniego deve essere analitica e convincente nel rappresentare l'impatto negativo del manufatto sulle visuali pubbliche fruibili dalla viabilità e dagli spazi pubblici attrezzati limitrofi all'area di intervento, nonché sulla visuale di chi osserva la costa dal mare, senza che sia necessario individuare specifici "quadri paesaggistici" da preservare, essendo sufficiente il riferimento alle bellezze panoramiche tutelate in via generale dal vincolo paesaggistico. Inoltre, la circostanza che il litorale risulti già in parte compromesso dalla pressione antropica non esclude la legittimità del diniego, in quanto l'autorità competente deve comunque valutare l'ulteriore impatto negativo che il nuovo manufatto arrecherebbe al paesaggio, anche in relazione alla sua destinazione d'uso e alle caratteristiche tecniche del progetto.