Cassazione penale Sez. V sentenza n. 26258 del 6 luglio 2011

ECLI:IT:CASS:2011:26258PEN

Massima

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Il pubblico ufficiale che, abusando della propria qualità e dei poteri connessi, induce o costringe taluno a dare o promettere indebitamente denaro o altra utilità, commette il reato di concussione, a prescindere dall'effettivo conseguimento del risultato, essendo sufficiente la mera idoneità della condotta a porre la vittima in stato di soggezione. Integra tale reato anche la condotta del pubblico ufficiale che, pur non avendo assistito personalmente ai fatti, prospetti al privato conseguenze negative derivanti dal mancato ritiro o ritrattazione di una denuncia, qualora tale condotta sia idonea a determinare un'indebita pressione sulla vittima, in ragione della posizione di vertice ricoperta dal pubblico ufficiale all'interno dell'amministrazione di appartenenza e della prospettazione di vantaggi o svantaggi direttamente collegati all'esercizio dei suoi poteri. L'elemento soggettivo del reato di concussione sussiste anche qualora il pubblico ufficiale, pur non avendo la certezza della fondatezza della denuncia, ritenga in buona fede che essa sia infondata, in quanto la richiesta concussiva deve comunque avere carattere antigiuridico, non essendo sufficiente la mera convinzione soggettiva dell'imputato circa la legittimità della propria condotta.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. AMATO ((omissis)) del 03/05/2 -

Dott. DUBOLINO ((omissis)) SENTE -

Dott. BEVERE ((omissis)) N. 1 -

Dott. PALLA ((omissis)) REGISTRO GENER -

Dott. DE MARCHI ALBENGO Paolo rel. Consigliere N. 1641/2 -

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

1) BR. LU. N. IL (OMESSO);

2) DI. CA. RO. N. IL (OMESSO);

avverso la sentenza n. 10467/2008 CORTE APPELLO di NAPOLI, del 16/06/2010;

visti gli atti, la sentenza e il ricorso;

udita in PUBBLICA UDIENZA del 03/05/2011 la relazione fatta dal Consigliere Dott. PAOLO GIOVANNI DEMARCHI ALBENGO;

Udito il Procuratore Generale in persona del Dott. che ha concluso per l…

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