Cassazione penale Sez. II sentenza n. 50199 del 7 novembre 2018

ECLI:IT:CASS:2018:50199PEN

Massima

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Il sequestro probatorio di beni è legittimo quando sussiste il fumus del reato, indipendentemente dalla mera imitazione figurativa del prodotto o dall'assenza di prova della registrazione dello stesso. Il ricorso per cassazione avverso l'ordinanza che rigetta l'opposizione al decreto di rigetto della richiesta di dissequestro è ammissibile solo per violazione di legge in ordine alla necessità di mantenere il vincolo a fini di prova, e non per contestare la legittimità del sequestro, che può essere fatta valere con la richiesta di riesame. La motivazione del provvedimento di rigetto dell'opposizione deve essere coerente, completa e ragionevole, senza che sia necessario un esame approfondito della sussistenza del fumus del reato contestato, già oggetto di precedente pronuncia.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. CAMMINO Matilde - Presidente

Dott. IMPERIALI Luciano - Consigliere

Dott. DI PAOLA Sergio - Consigliere

Dott. PARDO Ignazio - Consigliere

Dott. SGADARI Giusep - Rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
Sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso l'ordinanza del 14-05-2018 del GIP di NAPOLI;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dott. Pardo Ignazio;
letto il parere del Pubblico Ministero, che ha concluso chiedendo dichiararsi l'inammissibilita' del ricorso.
RITENUTO IN FATTO
1.1 Con ordinanza in data 14 maggio 2018 il giudice delle indagini preliminari del tribunale di Napoli rigettava l'opposizione avanzata da (OM…

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