Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 12515 del 4 aprile 2022

ECLI:IT:CASS:2022:12515PEN

Massima

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Il termine di prescrizione del reato si computa a partire dalla data di cessazione della condotta criminosa, senza che rilevino eventuali aggravanti contestate, le quali incidono solo sulla determinazione del termine massimo in caso di interruzione. Pertanto, qualora il termine di prescrizione sia già maturato prima dell'atto interruttivo, quest'ultimo non può comportare l'aumento del termine stesso previsto per le ipotesi di recidiva o altre circostanze aggravanti. Il giudice è tenuto a verificare attentamente la decorrenza del termine prescrizionale, senza farsi influenzare dalla contestazione di circostanze aggravanti che, in realtà, non hanno alcuna incidenza sulla maturazione della prescrizione quando questa sia già intervenuta prima dell'atto interruttivo. La corretta individuazione del momento di cessazione della condotta criminosa e del conseguente decorso del termine prescrizionale rappresenta un dato di fatto, la cui erronea valutazione da parte del giudice configura un errore di fatto suscettibile di essere corretto mediante il ricorso straordinario previsto dall'art. 625-bis c.p.p. Tale errore non attiene a valutazioni giuridiche, ma a un mero dato materiale, estraneo a qualsiasi apprezzamento di natura giuridica.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. PETRUZZELLIS Anna - Presidente

Dott. VILLONI Orlando - Consigliere

Dott. AMOROSO Riccardo - Consigliere

Dott. COSTANTINI Antonio - Consigliere

Dott. DI GERONIMO Paolo - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso la sentenza emessa il 6/10/2021 dalla Corte di Cassazione;
visti gli atti, la sentenza impugnata e il ricorso;
udita la relazione del consigliere ((omissis));
lette le conclusioni del Pubblico ministero, in persona del Sostituto procuratore Dott. CIMMINO Alessandro, che ha chiesto il rigetto del ricorso;
lette le conclusioni dell'avvocato (OMISSIS), il quale ha chiesto l'accoglimento del ricorso.
RITENUTO IN FATTO
1. La seconda sezion…

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