Cassazione penale Sez. I sentenza n. 30532 del 30 luglio 2010

ECLI:IT:CASS:2010:30532PEN

Massima

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Il principio di diritto fondamentale che emerge dalla sentenza è il seguente: L'appartenenza di un soggetto a un'associazione mafiosa non esclude la possibilità di contestare nei suoi confronti l'aggravante di cui all'art. 7 della Legge n. 203 del 1991 per i reati-fine commessi nell'ambito dell'attività del sodalizio criminoso. Infatti, la condanna definitiva per il reato di cui all'art. 416-bis c.p. non è incompatibile con l'applicazione di tale aggravante, in quanto essa si riferisce alla specifica condotta realizzata nell'ambito dell'associazione mafiosa, a prescindere dalla posizione rivestita all'interno del sodalizio. L'appartenenza all'associazione mafiosa e la realizzazione di reati-fine nell'ambito della stessa sono elementi distinti e autonomi, che possono coesistere e dar luogo all'applicazione congiunta della fattispecie base e dell'aggravante speciale. La giurisprudenza di legittimità ha infatti affermato in modo consolidato che l'aggravante di cui all'art. 7 della Legge n. 203 del 1991 è compatibile e cumulabile con la condanna per il reato di cui all'art. 416-bis c.p., in quanto la prima si riferisce alla specifica condotta realizzata nell'ambito dell'associazione mafiosa, a prescindere dalla posizione rivestita all'interno del sodalizio.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. CHIEFFI Severo - Presidente

Dott. SIOTTO Maria Cristi - rel. Consigliere

Dott. CAVALLO Aldo - Consigliere

Dott. CAPOZZI Raffaele - Consigliere

Dott. CASSANO Margherita - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

1) SC. AL. AN. N. IL (OMESSO);

avverso l'ordinanza n. 747/2009 TRIB. LIBERTA' di REGGIO CALABRIA, del 15/10/2009;

sentita la relazione fatta dal Consigliere Dott. MARIA CRISTINA SIOTTO;

sentite le conclusioni del P.G. Dr. IACOVIELLO Francesco Mauro che ha chiesto l'annullamento dell'ordinanza limitatamente ai reati sub e ed e-bis ed il rigetto nel resto del ricorso.

RILEVA

Con ordinanza in data 3/9/20…

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