Tribunale Amministrativo Regionale Sardegna - Cagliari sentenza n. 931 del 2018

ECLI:IT:TARSAR:2018:931SENT

Massima

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Il provvedimento amministrativo di diniego di autorizzazione paesaggistica, adottato sulla base di un parere vincolante negativo della competente Soprintendenza, può essere annullato in autotutela dall'amministrazione procedente qualora emergano elementi che ne giustifichino l'accoglimento, determinando così la cessazione della materia del contendere nel successivo giudizio di impugnazione. In tale ipotesi, le spese processuali devono essere poste a carico dell'amministrazione la cui attività ha determinato l'adozione del provvedimento poi annullato, in applicazione del principio di soccombenza virtuale. Il provvedimento amministrativo di diniego di autorizzazione paesaggistica, adottato sulla base di un parere vincolante negativo della competente Soprintendenza, può essere annullato in autotutela dall'amministrazione procedente qualora emergano elementi che ne giustifichino l'accoglimento. Tale annullamento in autotutela determina la cessazione della materia del contendere nel successivo giudizio di impugnazione del diniego. In tale ipotesi, le spese processuali devono essere poste a carico dell'amministrazione la cui attività (il parere vincolante negativo) ha determinato l'adozione del provvedimento poi annullato, in applicazione del principio di soccombenza virtuale. L'annullamento in autotutela del provvedimento impugnato, pur determinando la cessazione della materia del contendere, non esclude la condanna alle spese processuali a carico dell'amministrazione il cui parere vincolante ha causato l'adozione del provvedimento poi annullato, in applicazione del principio di soccombenza virtuale. Tale principio impone di porre le spese a carico dell'amministrazione la cui attività ha determinato l'adozione del provvedimento poi annullato, in quanto essa è da considerarsi soccombente nel giudizio, nonostante la cessazione della materia del contendere.

Sentenza completa

Pubblicato il 05/11/2018

N. 00931/2018 REG.PROV.COLL.

N. 00560/2017 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per la Sardegna

(Sezione Seconda)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 560 del 2017, proposto da
Alberto Bacci, rappresentato e difeso dall'avvocato Maria Cristina Floris, con domicilio eletto presso lo studio Debora Urru in Cagliari, via Farina n. 44;

contro

Ministero per i Beni, Le Attivita' Culturali ed il Turismo – Soprintendenza per i Bb. Aa.Pp.Ss.Aa. per Le Province di Sa, Comune di Luogosanto non costituiti in giudizio;
Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio Province di Sassari Olbia Tempio e Nuoro, rappresentato e difeso dall'Avvocatura Distrettuale, domiciliata ex lege in Cagliari, via Dante, 23;

per l'annullamento

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