Il contributo pubblico concesso ai sensi della legge regionale n. 9/2002 è soggetto a revoca qualora il beneficiario non rispetti il vincolo di destinazione dei beni acquisiti per il periodo di cinque anni dalla data di concessione, in quanto tale obbligo costituisce una condizione essenziale per il mantenimento del beneficio. La revoca del contributo in tali ipotesi di inadempimento rientra nella giurisdizione del giudice ordinario, in quanto attiene alla fase esecutiva del rapporto di sovvenzione e all'accertamento dell'inadempimento degli obblighi cui è subordinata l'erogazione del contributo, configurando una situazione di diritto soggettivo perfetto del beneficiario. Il giudice amministrativo, pertanto, è privo di giurisdizione sulla controversia relativa alla revoca del contributo disposta per il mancato rispetto del vincolo di destinazione dei beni, dovendo il ricorrente riassumere il giudizio davanti al giudice ordinario entro il termine perentorio di tre mesi dal passaggio in giudicato della sentenza che ha dichiarato il difetto di giurisdizione del giudice amministrativo.