Cassazione penale Sez. I sentenza n. 37442 del 28 settembre 2012

ECLI:IT:CASS:2012:37442PEN

Massima

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La partecipazione all'associazione di tipo mafioso denominata "ndrangheta" può essere desunta da un complesso di elementi indiziari gravi, precisi e concordanti, quali: 1) Intercettazioni ambientali che evidenziano il ruolo di vertice dell'indagato all'interno della cosca criminale, i suoi contrasti con altri membri del sodalizio e i suoi tentativi di eliminare un cugino ritenuto avido e in contrasto con gli interessi della famiglia; 2) Il coinvolgimento dell'indagato in precedenti vicende giudiziarie legate all'attività della cosca, come il favoreggiamento della latitanza del fratello, esponente di spicco dell'organizzazione; 3) Il mantenimento di contatti tra l'indagato detenuto in regime differenziato e l'ambiente esterno, anche con la complicità di un avvocato; 4) Le dichiarazioni di collaboratori di giustizia che indicano l'indagato come personaggio di vertice della cosca, in posizione contrapposta a quella di un suo cugino; 5) La perdurante operatività della cosca criminale, che rende attuale la pericolosità sociale dell'indagato. Tali elementi, valutati nel loro complesso e in modo logico e coerente, possono fondare un giudizio di elevata probabilità di colpevolezza dell'indagato per il reato di partecipazione ad associazione mafiosa, superando le mere contestazioni difensive che prospettano una diversa lettura parziale e incerta dei dati fattuali.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. CHIEFFI Severo - Presidente

Dott. TARDIO Angela - rel. Consigliere

Dott. CAVALLO Aldo - Consigliere

Dott. BONITO Francesco M.S. - Consigliere

Dott. CAPOZZI Raffaele - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

(OMISSIS), nato il (OMISSIS);

avverso l'ordinanza n. 451/2011 TRIBUNALE LIBERTA' di REGGIO CALABRIA, del 18/05/2011;

sentita la relazione fatta dal Consigliere dott. Angela Tardio;

sentite le conclusioni del Procuratore Generale dott. Francesco Mauro Iacoviello, che ha chiesto il rigetto del ricorso;

sentiti per il ricorrente l'avv. (OMISSIS) e l'avv. (OMISSIS), che hanno insistito per l'acco…

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