Cassazione penale Sez. V sentenza n. 9862 del 1 marzo 2013

ECLI:IT:CASS:2013:9862PEN

Massima

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Il legittimo esercizio del diritto di critica giornalistica, pur non essendo soggetto alla medesima obiettività richiesta per il diritto di cronaca, non consente tuttavia gratuite aggressioni alla reputazione e alla dimensione morale della persona offesa. Affinché il diritto di critica possa essere legittimamente esercitato, è necessario che i fatti attribuiti alla persona offesa siano veritieri. Pertanto, qualora l'articolo giornalistico contenga affermazioni non corrispondenti al vero, che attribuiscano alla persona offesa una condotta penalmente rilevante, tale circostanza non può essere superata unicamente in ragione della collocazione di tali affermazioni all'interno di un più ampio contesto critico, essendo invece necessario un approfondimento istruttorio volto a verificare l'esattezza dei fatti riportati. Il giudice di merito, nel valutare la legittimità dell'esercizio del diritto di critica, non può esimersi dall'accertare la veridicità delle circostanze di fatto poste a fondamento della critica stessa, senza poter ritenere irrilevanti, ai fini della configurabilità del reato di diffamazione, affermazioni non corrispondenti al vero e lesive della reputazione della persona offesa.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. FERRUA Giuliana - Presidente

Dott. FUMO Maurizio - Consigliere

Dott. ZAZA Carlo - rel. Consigliere

Dott. LAPALORCIA Grazia - Consigliere

Dott. SABEONE Gerardo - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

(OMISSIS), nato a (OMISSIS);

quale parte civile nel procedimento nei confronti di:

1. (OMISSIS), nato a (OMISSIS);

2. (OMISSIS), nato a (OMISSIS);

avverso la sentenza dell'11/05/2010 del Giudice per le indagini preliminari presso il Tribunale di Roma;

visti gli atti, il provvedimento impugnato ed il ricorso;

udita la relazione svolta dal Consigliere Carlo Zaza;

udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore generale Dr. VOLP…

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