Cassazione penale Sez. I sentenza n. 14340 del 8 aprile 2024

ECLI:IT:CASS:2024:14340PEN

Massima

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La sentenza di proscioglimento per vizio totale di mente, pur comportando l'iscrizione nel casellario giudiziale, non può essere equiparata alla sentenza di condanna ai fini dell'interruzione del termine quinquennale di estinzione del reato previsto dall'art. 445, comma 2, cod. proc. pen. Infatti, la pronuncia di non imputabilità per infermità mentale non implica un accertamento sulla sussistenza del reato, ma soltanto sulla capacità dell'imputato di comprendere il significato delle proprie azioni e di autodeterminarsi. Pertanto, il decorso del termine quinquennale di estinzione non può essere interrotto dalla sopravvenienza di una sentenza di proscioglimento per vizio totale di mente, in quanto tale provvedimento non costituisce una pronuncia di condanna e non integra i presupposti di cui all'art. 445, comma 2, cod. proc. pen. per impedire l'estinzione del reato. La ratio di tale principio risiede nella necessità di garantire la certezza del diritto e la ragionevole durata del processo, evitando che la posizione dell'imputato prosciolto per infermità mentale possa rimanere indefinitamente esposta agli effetti pregiudizievoli derivanti dall'iscrizione nel casellario giudiziale. Ciò in quanto il proscioglimento per vizio totale di mente, pur comportando l'iscrizione nel casellario, non implica un accertamento definitivo sulla commissione del fatto, ma soltanto sull'incapacità dell'imputato di intendere e di volere al momento della condotta. Pertanto, il decorso del termine quinquennale di estinzione del reato non può essere interrotto dalla sopravvenienza di una sentenza di proscioglimento per vizio totale di mente, in quanto tale provvedimento non costituisce una pronuncia di condanna e non integra i presupposti di cui all'art. 445, comma 2, cod. proc. pen. per impedire l'estinzione del reato.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta da:

Dott. ROCCHI Giacomo - Presidente

Dott. SIANI Vincenzo - Consigliere

Dott. SANTALUCIA Giuseppe - Consigliere

Dott. DI GIURO Gaetano - Consigliere

Dott. LANNA Angelo Valerio - Relatore

ha pronunciato la seguente

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
Pa.Pr. (DECEDUTO) nato a S il (Omissis)
avverso l'ordinanza del 11/09/2023 della CORTE ASSISE di ALESSANDRIA
udita la relazione svolta dal Consigliere ANGELO VALERIO LANNA;
letta la requisitoria del Sostituto Procuratore generale M. FRANCESCA LOY, che ha chiesto il rigetto del ricorso
RITENUTO IN FATTO E CONSIDERATO IN DIRITTO
1. Con l'ordinanza indicata in epigrafe, la Corte di assise di Alessandria ha rigettato l'opposizione presentata da Pa.Pr., avverso la decisione del 13/07/2023 della medesima Corte, che aveva respinto la richiesta di esti…

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