Cassazione penale Sez. I sentenza n. 24551 del 30 giugno 2010

ECLI:IT:CASS:2010:24551PEN

Massima

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Il giudice della esecuzione, nel valutare la richiesta di declaratoria di fungibilità della custodia cautelare ai fini dello scomputo della pena, è tenuto a verificare la competenza funzionale, spettante al giudice per le indagini preliminari del tribunale ordinario che ha inflitto l'ultima condanna divenuta irrevocabile, ai sensi dell'art. 665 c.p.p. Pertanto, il giudice della esecuzione che si dichiari incompetente e disponga la trasmissione degli atti al giudice competente non incorre in errore di diritto, in quanto la competenza per la decisione sulla computabilità della custodia cautelare nella espiazione della pena è attribuita dalla legge al giudice che ha pronunciato l'ultima condanna divenuta definitiva. Tale principio si fonda sulla ratio di assicurare l'unitarietà e la coerenza del procedimento esecutivo, affidandone la gestione al giudice che ha emesso l'ultima sentenza di condanna passata in giudicato, il quale è il più idoneo a valutare la posizione complessiva del condannato e a determinare la pena da espiare, anche tenendo conto di eventuali periodi di custodia cautelare. La verifica della competenza funzionale costituisce pertanto un presupposto imprescindibile per la corretta definizione della questione relativa alla computabilità della custodia cautelare nella espiazione della pena, in quanto solo il giudice competente può pronunciarsi validamente su tale profilo, in ossequio ai principi di economia processuale e di ragionevole durata del processo.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. CHIEFFI Severo - Presidente

Dott. GIORDANO Umberto - Consigliere

Dott. VECCHIO Massimo - rel. Consigliere

Dott. BONITO Francesco M. S. - Consigliere

Dott. CASSANO Margherita - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

ND. MA. N. IL (OMESSO);

avverso l'ordinanza n. 487/2009 TRIBUNALE di TRENTO, del 09/12/2009;

sentita la relazione fatta dal Consigliere Dott. MASSIMO VECCHIO;

Letta la requisitoria del Pubblico Ministero, dott. VOLPE Giuseppe sostituto procuratore generale della Repubblica presso questa Corte suprema, il quale ha concluso per l'annullamento del provvedimento impugnato con rinvio al giudice a quo.

RILEVA IN FATTO E D…

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