Il potere di ordinanza contingibile e urgente del sindaco non può essere utilizzato per sospendere o impedire l'efficacia di provvedimenti amministrativi adottati da altre autorità competenti, come nel caso di provvedimenti regionali relativi all'organizzazione e alla gestione delle strutture sanitarie. L'esercizio di tale potere è residuale e sottoposto a specifici limiti e presupposti, che non possono essere superati per interferire con l'esercizio di competenze proprie di altri enti. Il sindaco, qualora ritenga illegittimi i provvedimenti regionali, ha a disposizione altri rimedi giurisdizionali per farli annullare, senza poter utilizzare il potere di ordinanza contingibile e urgente per paralizzarne gli effetti. L'adozione di un'ordinanza sindacale in tal senso configura un eccesso di potere per violazione dei criteri di riparto delle competenze amministrative tra enti, nonché per difetto dei presupposti applicativi del potere di ordinanza contingibile e urgente, che non può essere esercitato per evitare l'attuazione di provvedimenti adottati dagli organi competenti.