Tribunale Amministrativo Regionale Lazio - Roma sentenza n. 15713 del 2024

ECLI:IT:TARLAZ:2024:15713SENT

Massima

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Il Tribunale Amministrativo Regionale, nel dichiarare improcedibile il ricorso per sopravvenuta carenza di interesse del ricorrente, afferma il principio secondo cui l'interesse del ricorrente alla definizione nel merito del giudizio amministrativo costituisce un presupposto essenziale per la prosecuzione del processo, la cui mancanza determina l'improcedibilità del gravame. Tale principio trova applicazione anche nei casi in cui il ricorrente abbia inizialmente impugnato provvedimenti disciplinari e sanzionatori, ma successivamente manifesti la volontà di rinunciare alla definizione del giudizio, venendo così meno il suo interesse concreto ed attuale all'annullamento degli atti impugnati. In tali ipotesi, il giudice amministrativo è tenuto a dichiarare l'improcedibilità del ricorso, compensando altresì le spese di giudizio tra le parti, in considerazione del venir meno della materia del contendere. Il principio affermato dalla sentenza si pone a tutela dell'economia processuale e della ragionevole durata del processo amministrativo, evitando che vengano celebrati giudizi privi di una effettiva utilità per il ricorrente. Esso si applica indipendentemente dalla natura degli atti impugnati, siano essi provvedimenti disciplinari o di altro genere, purché il ricorrente manifesti inequivocabilmente la volontà di rinunciare alla definizione del giudizio, facendo così venir meno il suo interesse concreto ed attuale all'annullamento.

Sentenza completa

Pubblicato il 06/08/2024

N. 15713/2024 REG.PROV.COLL.

N. 00577/2020 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per il Lazio

(Sezione Prima Stralcio)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 577 del 2020, proposto da -OMISSIS-, rappresentato e difeso dall'avvocato ((omissis)), con domicilio digitale come da PEC da Registri di Giustizia e domicilio eletto presso il suo studio in Roma, via ((omissis)) 69;

contro

Ministero della Difesa, Difesa Stato Maggiore Esercito, in persona del legale rappresentante pro tempore, rappresentati e difesi dall'Avvocatura Generale dello Stato, domiciliataria ex lege in Roma, via dei Portoghesi, 12;
Stato Maggiore dell'Esercito, non costituito in giudizio;

per l'annullamento

previa sospensiva

- del provvedimento d…

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