Cassazione penale Sez. II sentenza n. 26276 del 24 giugno 2009

ECLI:IT:CASS:2009:26276PEN

Massima

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Il reato di truffa finalizzata all'assunzione in un pubblico impiego si consuma all'atto dell'indebito conseguimento della nomina, in quanto il danno patrimoniale per la pubblica amministrazione va individuato nelle spese e negli oneri finanziari sostenuti per l'istruzione e il perfezionamento della pratica di assunzione, e non nella successiva percezione della retribuzione, che costituisce il corrispettivo dovuto al lavoratore in forza del rapporto di pubblico impiego instauratosi, ancorché in modo viziato. Pertanto, la riscossione degli emolumenti da parte del soggetto assunto con frode non integra l'evento di danno del reato di truffa, ma rappresenta un postfatto penalmente irrilevante, salvo che l'attività lavorativa prestata non risulti intrinsecamente illecita per contrasto con principi giuridici ed etici fondamentali dell'ordinamento. Il momento consumativo del reato è, dunque, l'indebito conseguimento della nomina, a prescindere dalla successiva percezione della retribuzione, che non può essere considerata un ingiusto profitto, in quanto tutelata dall'ordinamento come corrispettivo dovuto al lavoratore in forza del rapporto di pubblico impiego, ancorché viziato.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. MONASTERO Francesco - Presidente

Dott. GALLO Domenico - Consigliere

Dott. MANNA Antonio - Consigliere

Dott. CERVADORO Mirella - Consigliere

Dott. CHINDEMI Domenico - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

avv. CORRATELI Nicola del foro di Cosenza nell'interesse di Pa. Fr. , nato a (OMESSO);

avverso l'ordinanza del Tribunale di Cosenza, 1 Sezione penale, in data 10 gennaio 2009;

Sentita la relazione della causa fatta dal consigliere Dott. GALLO Domenico;

Udita la requisitoria del sostituto procuratore generale, Dott. FRATICELLI Mario, il quale ha concluso chiedendo l'annullamento con rinvio;

Udito il difensore,…

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