Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 37351 del 1 ottobre 2008

ECLI:IT:CASS:2008:37351PEN

Massima

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Il reato di associazione finalizzata al traffico di stupefacenti di cui all'art. 74 del D.P.R. n. 309/1990 può essere configurato anche in presenza di una struttura organizzativa esilissima, purché caratterizzata da continuità nell'approvvigionamento e ripartizione dei compiti tra gli associati in funzione della realizzazione di un programma indeterminato di reati in materia di stupefacenti, costituendo ciò di per sé pericolo per l'ordine pubblico. Non è necessario un patto espresso tra gli associati, essendo sufficiente che essi operino nella consapevolezza che le attività proprie e altrui ricevano vicendevole ausilio e che insieme contribuiscano ad attuare il programma criminoso, desumibile anche dalle modalità esecutive, dalla ripetizione dei reati-scopo, dai contatti tra gli autori e dall'uniformità delle condotte, specie se protratte per un apprezzabile periodo di tempo. La denegata concessione dell'attenuante di cui al sesto comma dell'art. 74 citato è frutto di una valutazione in fatto del giudice di merito, immune da vizi logici, che ha dato risalto alla potenzialità operativa del sodalizio in grado di approvvigionarsi di non trascurabili quantitativi di droga.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. DI VIRGINIO Adolfo - Presidente

Dott. MILO Nicola - Consigliere

Dott. CORTESE Arturo - Consigliere

Dott. DOGLIOTTI Massimo - Consigliere

Dott. ROTUNDO Vincenzo - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

1) RO. CR., N. IL (OMESSO);

avverso SENTENZA del 08/11/2006 CORTE APPELLO di LECCE;

visti gli atti, la sentenza ed il ricorso;

udita in PUBBLICA UDIENZA la relazione fatta dal Consigliere Dott. MILO NICOLA;

udito il P.G. in persona del Dott. IACOVIELLO ((omissis)), che ha concluso per il rigetto del ricorso;

uditi i difensori Avv. LILLO G. e FUSARO S. che hanno concluso per l'accoglimento del ricorso.

FATTO E DIRITTO

1- La Corte d'Appello…

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