Il reato di violenza sessuale su minore di anni dieci può essere accertato sulla base di una pluralità di elementi probatori, tra cui le dichiarazioni della vittima, anche se non prive di imprecisioni cronologiche, purché caratterizzate da spontaneità, coerenza e ricchezza di dettagli circostanziali, nonché da riscontri esterni, quali referti medici e comportamenti della minore successivi ai fatti. L'attendibilità della persona offesa minorenne deve essere valutata dal giudice in modo approfondito e analitico, tenendo conto delle linee guida internazionali in materia, senza che la mancata precisione cronologica delle dichiarazioni possa di per sé inficiarne la credibilità, ove siano presenti altri elementi di riscontro. La condanna per il reato di violenza sessuale su minore può pertanto fondarsi su un quadro probatorio complesso, che comprenda anche indicatori comportamentali e sintomi psicologici successivi ai fatti, purché adeguatamente motivati dal giudice di merito.