Tribunale Amministrativo Regionale Lazio - Roma sentenza n. 9503 del 2013

ECLI:IT:TARLAZ:2013:9503SENT

Massima

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Il provvedimento amministrativo di demolizione di opere edilizie abusive è illegittimo qualora l'attività istruttoria dell'amministrazione sia gravemente carente, con conseguente erronea rappresentazione dei fatti, tale da introdurre un ragionevole dubbio sull'intero contenuto del provvedimento. In particolare, l'illegittimità dell'ordine di demolizione si configura quando l'accertamento dei presunti abusi edilizi sia stato svolto in modo inadeguato, come nel caso in cui la descrizione degli illeciti risulti smentita da una successiva verificazione giudiziale, ovvero quando l'amministrazione si sia limitata a recepire acriticamente la segnalazione di un terzo interessato senza procedere ad autonoma e approfondita istruttoria. In tali ipotesi, l'annullamento del provvedimento repressivo si estende anche agli ulteriori profili di abuso edilizio contestati, in ragione del vizio di carenza istruttoria che inficia l'intero atto. Resta tuttavia fermo il potere dell'amministrazione di adottare un nuovo provvedimento di demolizione, fondato su una adeguata attività accertativa, anche in relazione agli illeciti edilizi non travolti dall'annullamento giurisdizionale, ferma restando la possibilità per il privato di far valere eventuali sopravvenute sanatorie o titoli abilitativi. Il principio di diritto enunciato mira a garantire il rispetto del canone di buona amministrazione, imponendo all'autorità procedente un'attenta e puntuale verifica dei presupposti fattuali posti a fondamento dell'esercizio del potere repressivo, al fine di evitare l'adozione di provvedimenti afflittivi in assenza di un'adeguata istruttoria, a tutela delle situazioni giuridiche soggettive del privato.

Sentenza completa

N. 00744/2012
REG.RIC.

N. 09503/2013 REG.PROV.COLL.

N. 00744/2012 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per il Lazio

(Sezione Prima Quater)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 744 del 2012, integrato da motivi aggiunti, proposto da:
Alfonso Fonsi, rappresentato e difeso dagli avv. Giuseppe Naccarato, Nicola Nanni, con domicilio eletto presso Nicola Nanni in Roma, via della Giuliana, 73;

contro

Roma Capitale, rappresentato e difeso per legge dall'Luigi D'Ottavi, domiciliata in Roma, via Tempio di Giove, 21;

e con l'intervento di

ad opponendum:
Fabrizia Fonsi, rappresentato e difeso dall'avv. Nicola Elmi, con domicilio eletto presso Nicola Elmi in Roma, via Emanuele Gianturco, 6;

per l'annullamento

della determinazio…

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