La concessione demaniale marittima a durata limitata e senza ammissibilità di proroghe automatiche non è soggetta all'estensione quindicennale prevista dall'art. 1, comma 682, della legge n. 145 del 2018, in quanto tale disposizione deve essere interpretata come riferita alle sole concessioni originariamente soggette a rinnovo automatico e, dunque, a durata illimitata. Pertanto, il titolare di una concessione demaniale marittima a tempo determinato, al momento della scadenza, non può invocare la proroga automatica di legge, dovendo provvedere allo sgombero dell'area concessa e alla restituzione della stessa all'amministrazione concedente, salvo che questa non consenta il rinnovo della concessione su nuova domanda del concessionario. L'interpretazione storica e logico-sistematica degli artt. 1, comma 682 e 683, della legge n. 145 del 2018 e dell'art. 1 del d.l. n. 400 del 1993 induce a ritenere che la proroga introdotta con la legge di bilancio 2019 operi solo per le concessioni soggette a rinnovo automatico fino all'abrogazione parziale dell'art. 1 del d.l. n. 400 del 1993 ad opera della legge n. 217 del 2011, essendo incompatibile con la natura provvisoria e a scadenza prestabilita della concessione demaniale marittima in esame.