Cassazione penale Sez. V sentenza n. 14576 del 17 aprile 2002

ECLI:IT:CASS:2002:14576PEN

Massima

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Il mancato rispetto del termine di cinque giorni per la trasmissione degli atti al Tribunale del riesame, previsto dall'art. 309, comma 5, c.p.p., comporta la perdita di efficacia della misura cautelare, salvo il caso in cui gli atti non trasmessi tempestivamente siano manifestamente irrilevanti o il loro contenuto risulti comunque inserito nell'ordinanza che ha disposto la misura. Pertanto, il giudice del riesame, nel valutare la legittimità della misura cautelare, deve verificare puntualmente quali atti siano stati trasmessi entro il termine e quali, pur depositati successivamente, abbiano un mero valore ripetitivo o siano manifestamente irrilevanti, in modo da poter correttamente applicare il principio di decadenza della misura per omessa tempestiva trasmissione degli atti. La motivazione del provvedimento deve essere chiara ed esaustiva su tali aspetti, al fine di consentire il controllo della correttezza dell'applicazione del citato principio.

Sentenza completa

B. G. è stato sottoposto a custodia cautelare insieme ad altri 15 imputati per partecipazione al associazione mafiosa. Il Tribunale del riesame di Palermo ha confermato il provvedimento del G.I.P., ravvisando la prova dei gravi indizi di colpevolezza negli esiti di intercettazioni telefoniche e ambientali e di indagini atipiche svolte dalla Polizia Giudiziaria. Secondo l'impugnato provvedimento il B. sarebbe inserito nella famiglia mafiosa del mandamento di ((omissis)) con un ruolo specifico nel recapitare messaggi al latitante L. P. S.
Il ricorrente eccepisce in primo luogo la violazione degli artt. 306 - 309 - 291 c.p.p.: il G.I.P. non avrebbe trasmesso al Giudice del riesame entro il termine di legge tutti gli atti presentati al G.I.P. dal P.M. per ottenere il provvedimento di custodia cautelare. Con il secondo motivo la difesa del B. contesta la razionalità dell'ordinanza del Tribunale di Palermo quanto al giudizio sui gravi indizi di colpevolezza. Infine il ricors…

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