Il provvedimento di rigetto dell'istanza di ricusazione di un giudice penale è impugnabile esclusivamente con il ricorso per cassazione, in quanto rientra nella categoria dei provvedimenti incidentali che decidono una questione di competenza o di giurisdizione, ai sensi dell'art. 111, comma 7, Cost. e dell'art. 606, comma 1, lett. b), c.p.p. Il giudice di legittimità, investito del ricorso, è tenuto a verificare la correttezza della decisione impugnata sotto il profilo della sussistenza dei presupposti di legge per la ricusazione, valutando la fondatezza delle ragioni addotte dal ricorrente a sostegno della propria istanza. Qualora ritenga che le circostanze dedotte integrino una delle ipotesi tassative di ricusazione previste dalla legge, il giudice di legittimità deve annullare il provvedimento impugnato e rinviare gli atti al giudice competente per la decisione nel merito. Diversamente, ove ritenga infondata la richiesta di ricusazione, il ricorso deve essere dichiarato inammissibile o infondato. In ogni caso, il giudice di legittimità non può sostituire la propria valutazione a quella del giudice di merito, ma deve limitarsi a verificare la correttezza della motivazione adottata, senza poter riesaminare nel merito le ragioni poste a fondamento dell'istanza di ricusazione.