La violazione di qualsiasi obbligo o prescrizione inerente alla misura di prevenzione della sorveglianza speciale con obbligo o divieto di soggiorno, introdotta dalla Legge n. 155 del 2005, integra un delitto punibile con pena più grave rispetto alla mera inosservanza della sorveglianza speciale senza tali obblighi o divieti, in quanto il legislatore ha inteso sottoporre a un trattamento sanzionatorio più rigoroso le infrazioni commesse da coloro che sono stati ritenuti portatori di una maggiore pericolosità sociale e ai quali è stata imposta la misura di prevenzione più grave. Pertanto, la qualificazione giuridica del fatto non dipende dalla tipologia di violazione commessa, ma dalla natura della misura di prevenzione applicata, essendo sufficiente l'inosservanza di qualsiasi obbligo o prescrizione connessa alla sorveglianza speciale con obbligo o divieto di soggiorno per integrare il delitto previsto dalla norma, a prescindere dalla specifica condotta posta in essere. Tale interpretazione, fondata sul chiaro tenore letterale della disposizione, è coerente con la volontà del legislatore di rafforzare il contrasto alla pericolosità sociale di coloro che sono sottoposti alle misure di prevenzione più incisive.