Cassazione penale Sez. III sentenza n. 39724 del 3 novembre 2011

ECLI:IT:CASS:2011:39724PEN

Massima

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Il sequestro preventivo di un bene può essere revocato dal pubblico ministero, rendendo inammissibile il successivo ricorso per cassazione proposto dall'indagato avverso l'ordinanza di rigetto della richiesta di riesame del sequestro, in quanto la revoca del provvedimento cautelare fa venir meno l'interesse all'impugnazione. Il mancato avviso al codifensore dell'udienza camerale non comporta l'inammissibilità del ricorso per cassazione, in quanto tale vizio non è rilevante ai fini della decisione, non essendo stato dedotto come motivo di impugnazione. Il ricorrente non è condannato al pagamento delle spese processuali e della sanzione pecuniaria, in quanto la proposizione dell'impugnazione non è stata ritenuta colposa, essendo stata determinata dalla successiva revoca del sequestro preventivo da parte del pubblico ministero.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE TERZA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. SQUASSONI Claudia - Presidente

Dott. GENTILE Domenico - Consigliere

Dott. GRILLO Renato - Consigliere

Dott. AMORESANO Silvio - Consigliere

Dott. RAMACCI Luca - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

Bi. Vi. , nato il (OMESSO);

Avverso Ordinanza Tribunale di Napoli, emessa il 03/11/010;

Sentita la relazione fatta dal Consigliere Dott. ((omissis));

Udito il Pubblico Ministero nella persona del Dott. ((omissis)), che ha concluso per inammissibilita' del ricorso per rinuncia.

FATTO E DIRITTO

Il Tribunale di Napoli, con ordinanza emessa il 03/11/010 - provvedendo sulla richiesta di riesame presentata, fra gli altri, nell&#…

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