Cassazione penale Sez. II sentenza n. 47537 del 7 dicembre 2012

ECLI:IT:CASS:2012:47537PEN

Massima

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Le dichiarazioni della persona offesa, anche se costituita parte civile, possono essere assunte come prova della responsabilità dell'imputato, purché siano sottoposte ad un attento controllo circa la loro attendibilità, senza la necessità di applicare le regole probatorie di cui all'art. 192, commi 3 e 4, c.p.p. Tuttavia, quando la persona offesa è portatrice di pretese economiche, il controllo di attendibilità delle sue dichiarazioni deve essere più rigoroso rispetto a quello generico cui si sottopongono le dichiarazioni di qualsiasi testimone, e può rendere opportuno procedere al riscontro di tali dichiarazioni con altri elementi. La valutazione di attendibilità delle dichiarazioni della persona offesa costituisce un apprezzamento di fatto riservato al giudice di merito, che non può essere sindacato in sede di legittimità, salvo che non sia incorso in manifeste contraddizioni. Inoltre, ai fini dell'applicazione della circostanza aggravante di cui all'art. 61, n. 7, c.p., il danno patrimoniale cagionato alla persona offesa può essere ritenuto di rilevante gravità non solo in base a criteri oggettivi, ma anche in considerazione delle difficoltà economiche in cui versava la stessa nel momento in cui ha consegnato il denaro all'imputato, trattandosi di un parametro sussidiario di valutazione applicabile solo nei casi in cui il danno sia di entità tale da rendere dubbia la sua oggettiva rilevanza.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. FIANDANESE Franco - Presidente

Dott. CAMMINO Matilde - Consigliere

Dott. GALLO Domenico - Consigliere

Dott. TADDEI Margheri - Consigliere

Dott. CARRELLI P.D.M. Roberto - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto nell'interesse di:

(OMISSIS) n. (OMISSIS);

avverso la sentenza emessa il 13 giugno 2011 dalla Corte di appello di Lecce;

Visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;

udita la relazione svolta dal consigliere dott. ((omissis));

udita la requisitoria del pubblico ministero, sost. proc. gen. dott. CESQUI Elisabetta che ha chiesto la dichiarazione di inammissibilita' del ricorso.<…

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