Cassazione penale Sez. III sentenza n. 277 del 9 gennaio 2018

ECLI:IT:CASS:2018:277PEN

Massima

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Il decreto di perquisizione e sequestro emesso dal pubblico ministero costituisce l'unico oggetto ammissibile di richiesta di riesame ai sensi dell'art. 257 c.p.p., non essendo possibile contestare in tale sede le modalità esecutive della perquisizione da parte della polizia giudiziaria, anche qualora questa sia stata effettuata in un luogo diverso da quello indicato nel provvedimento. Infatti, in caso di esecuzione difforme dal decreto, il rimedio esperibile è la richiesta di restituzione delle cose sequestrate al pubblico ministero e, in caso di rigetto, l'opposizione al giudice ai sensi dell'art. 263 c.p.p. Pertanto, il tribunale del riesame non può sindacare l'esecuzione della perquisizione, ma solo la legittimità del decreto che la dispone, il quale rimane valido anche in caso di esecuzione in luogo diverso, non contestato dalla parte. Inoltre, il riesame non può coinvolgere autonomamente la perquisizione, se non nei limiti di un'indagine strumentale all'accertamento della legittimità del sequestro, non potendosi prendere in considerazione motivi che costituiscano una censura diretta della sola perquisizione.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE TERZA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. SAVANI Piero - Presidente

Dott. SEMERARO Luca - Consigliere

Dott. GAI Emanuela - Consigliere

Dott. SCARCELLA Alessio - Consigliere

Dott. REYNAUD Gianni F. - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nata a (OMISSIS);
avverso l'ordinanza del 22/04/2017 del Tribunale di Macerata;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dr. ((omissis));
udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore generale Dr. ((omissis)), che ha concluso chiedendo dichiararsi l'inammissibilita' del ricorso.
RITENUTO IN FATTO E CONSIDERATO IN DIRITTO
1. Con ordinanza del 22 aprile 2017, il Tribunale di Macerata ha dichiara…

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