Il reato di estorsione si configura quando l'agente, mediante minacce e violenze, si procura ingiustamente il profitto di somme di denaro o altri beni, a prescindere dall'effettivo conseguimento del profitto, essendo sufficiente la mera richiesta accompagnata da atti idonei a costringere la vittima alla consegna. La concessione delle attenuanti generiche, in misura inferiore al massimo consentito, è rimessa alla valutazione discrezionale del giudice, il quale deve tenere conto di tutti gli elementi di fatto, come la gravità del reato, la personalità dell'imputato e le sue condizioni soggettive, senza essere vincolato dalla mera esistenza di circostanze favorevoli come la tossicodipendenza o la giovane età. Il giudice può pertanto legittimamente negare la richiesta di una più ampia riduzione della pena, ove ritenga che le circostanze attenuanti non siano tali da giustificare una diminuzione della sanzione oltre il minimo edittale, in considerazione della reiterazione e della particolare gravità dei comportamenti violenti posti in essere dall'imputato.