Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 23139 del 14 giugno 2007

ECLI:IT:CASS:2007:23139PEN

Massima

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Il giudice, nel valutare la pericolosità sociale di un imputato ai fini dell'applicazione di una misura di sicurezza, non può limitarsi alle sole emergenze di natura medico-psichiatrica, ma deve procedere a un giudizio globale sulla sussistenza della pericolosità, tenendo conto di tutti i parametri previsti dall'art. 133 c.p., tra cui la gravità del reato commesso. Tuttavia, qualora il giudice, sulla base di una valutazione complessiva e congruamente motivata, escluda la sussistenza della pericolosità sociale, tale valutazione discrezionale è insindacabile in sede di legittimità, non potendosi configurare una carenza di motivazione per il solo fatto che il giudice abbia fatto riferimento alle conclusioni della perizia psichiatrica, purché tale riferimento non si sia tradotto in una mera abdicazione al giudizio.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. MARTELLA Ilario - Presidente

Dott. COLLA Giorgio - Consigliere

Dott. ROTUNDO Vincenzo - Consigliere

Dott. ROSSI Agnello - Consigliere

Dott. CARCANO Domenico - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

PROCURATORE GENERALE PRESSO LA CORTE DI APPELLO DI CATANZARO;

avverso la sentenza in data 5.4.2005 della Corte di Appello di Catanzaro;

nei confronti di:

NO. AN. ;

visti gli atti, la sentenza denunziata ed il ricorso;

udita in pubblica udienza la relazione fatta dal Consigliere Dott. ROSSI AGNELLO;

udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore Generale Dott. VIGLIETTA Gianfranco, che ha concluso per il …

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