Cassazione penale Sez. I sentenza n. 12490 del 20 marzo 2019

ECLI:IT:CASS:2019:12490PEN

Massima

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La pericolosità sociale di un soggetto affetto da disturbo delirante cronico, che rifiuta la terapia farmacologica e presenta comportamenti disfunzionali e prevaricatori, giustifica la proroga della misura di sicurezza della libertà vigilata, eseguita in contesto terapeutico residenziale, anche oltre il limite massimo di durata previsto per le misure di sicurezza detentive, in quanto tale limite non si applica alle misure non detentive. Il giudice di sorveglianza, nel valutare la persistenza della pericolosità sociale, deve tenere conto delle risultanze della relazione clinica redatta dall'équipe multidisciplinare della struttura di accoglienza, la quale evidenzi il rifiuto del paziente di sottoporsi alle cure necessarie al mantenimento di un adeguato compenso psichico e la presenza di comportamenti aggressivi e prevaricatori, tali da rendere attuale il pericolo di reiterazione di condotte antigiuridiche. In tali casi, la proroga della misura di sicurezza non detentiva risulta necessaria al fine di consentire il proseguimento del programma terapeutico finalizzato al contenimento della pericolosità sociale entro margini rassicuranti.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. IASILLO Adriano - Presidente

Dott. BIANCHI Michele - Consigliere

Dott. MINCHELLA Antonio - Consigliere

Dott. CAIRO Antonio - Consigliere

Dott. RENOLDI Car - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso l'ordinanza del Tribunale di sorveglianza di Palermo in data il 27/4/2018;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere, Dott. ((omissis));
letta la requisitoria del Pubblico ministero, in persona del Sostituto Procuratore generale, Dott. ((omissis)), che ha concluso chiedendo il rigetto del ricorso.
RITENUTO IN FATTO
1. Con sentenza del 22/12/2001, il Tribunale di Termini Imerese, assolvendo (OMISSIS…

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