Cassazione penale Sez. I sentenza n. 45740 del 11 novembre 2019

ECLI:IT:CASS:2019:45740PEN

Massima

Generata da Simpliciter
Il differimento facoltativo dell'esecuzione della pena detentiva per grave infermità fisica o psichica, ai sensi dell'art. 147 c.p., comma 1, n. 2, o l'applicazione della detenzione domiciliare ex art. 47-ter, comma 1-ter, ord. pen., presuppone che la malattia del condannato sia di gravità tale da porre in pericolo la vita o da provocare rilevanti conseguenze dannose, esigendo un trattamento che non possa essere facilmente attuato in stato di detenzione, con un bilanciamento tra l'interesse del condannato ad essere adeguatamente curato e le esigenze di sicurezza della collettività. La patologia psichica può costituire causa di differimento o detenzione domiciliare quando sia di tale gravità da produrre un'infermità fisica non fronteggiabile in ambiente carcerario o da rendere l'espiazione della pena contraria, per le eccessive sofferenze, al senso di umanità costituzionalmente garantito. Tuttavia, il giudice di merito gode di ampia discrezionalità nella valutazione della necessità di disporre accertamenti peritali, essendo sufficiente una motivazione adeguata che escluda la sussistenza dei presupposti di legge, senza che tale convincimento sia sindacabile in sede di legittimità, salvo vizi logici o giuridici. Pertanto, il differimento o la detenzione domiciliare non possono essere disposti in assenza di una patologia di gravità tale da impedire l'espiazione della pena in regime detentivo ordinario, in contrasto con il diritto alla salute e il senso di umanità, dovendo il giudice operare un bilanciamento tra le esigenze di cura del condannato e quelle di sicurezza pubblica.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. MAZZEI Antonella - Presidente

Dott. LIUNI Teresa - Consigliere

Dott. CENTOFANTI Francesc - rel. Consigliere

Dott. CAPPUCCIO Daniele - Consigliere

Dott. CENTONZE Alessandro - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nata a (OMISSIS);
avverso l'ordinanza del 12/03/2019 del Tribunale di sorveglianza di Reggio Calabria;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal consigliere ((omissis));
lette le conclusioni del Pubblico ministero, in persona del Sostituto Procuratore generale ((omissis)), che ha chiesto il rigetto del ricorso.
RITENUTO IN FATTO
1. Con l'ordinanza in epigrafe il Tribunale di sorveglianza di Reggio Calabria rigettava l&…

Questo contenuto è riservato agli utenti registrati
Sentenze simili
Ricerca rapida tra milioni di sentenze
Trova facilmente ciò che stai cercando in pochi istanti. La nostra vasta banca dati è costantemente aggiornata e ti consente di effettuare ricerche veloci e precise.
Trova il riferimento esatto della sentenza
Addio a filtri di ricerca complicati e interfacce difficili da navigare. Utilizza una singola barra di ricerca per trovare precisamente ciò che ti serve all'interno delle sentenze.
Prova il potente motore semantico
La ricerca semantica tiene conto del significato implicito delle parole, del contesto e delle relazioni tra i concetti per fornire risultati più accurati e pertinenti.

Un nuovo modo di esercitare la professione

Offriamo agli avvocati gli strumenti più efficienti e a costi contenuti.