Il concessionario di un'area demaniale marittima, titolare di una concessione suddivisa in più lotti, può legittimamente richiedere una concessione demaniale suppletiva per realizzare nuove opere nell'ambito del lotto di sua competenza, purché tali opere siano conformi al Piano del Demanio Marittimo Regionale e al Piano del Demanio Comunale, anche qualora la concessione originaria prevedesse il mero mantenimento dell'esistente. La divisione della concessione originaria in più lotti non comporta un vincolo operativo per il concessionario subentrante, il quale può liberamente richiedere la realizzazione di nuove strutture nell'ambito del lotto di sua competenza, nel rispetto della normativa vigente, al fine di consentire un servizio più consono ed adeguato nell'esercizio dell'attività di balneazione. Il diniego da parte dell'amministrazione comunale di una richiesta di concessione demaniale suppletiva, motivato sulla base della presunta impossibilità di apportare modifiche all'originaria concessione, risulta pertanto illegittimo, in quanto il concessionario ha diritto di richiedere variazioni nell'estensione della zona concessa o nelle opere o nelle modalità di esercizio, ai sensi dell'art. 24 del regolamento del codice della navigazione.