Cassazione penale Sez. IV sentenza n. 20251 del 12 maggio 2023

ECLI:IT:CASS:2023:20251PEN

Massima

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La massima giuridica che può essere estratta dalla sentenza è la seguente: In tema di produzione, traffico e detenzione illeciti di sostanze stupefacenti, l'aggravante della ingente quantità, di cui al D.P.R. n. 309 del 1990, art. 80, comma 2, non è di norma ravvisabile quando la quantità sia inferiore a 2.000 volte il valore massimo, espresso in milligrammi (valore-soglia) per ogni sostanza nella tabella allegata al D.M. 11 aprile 2006, ferma restando la discrezionale valutazione del giudice di merito, quando tale quantità sia superata. Ai fini della configurabilità di tale aggravante, il giudice di merito deve valutare, caso per caso, la sussistenza in concreto dell'ingente quantità, tenendo conto non solo del rapporto matematico tra la quantità di principio attivo e il valore-soglia, ma anche dell'impatto che il quantitativo detenuto avrebbe potuto avere sul mercato della droga nel territorio di riferimento. La motivazione della sentenza che abbia correttamente applicato tali principi, fornendo adeguata giustificazione della valutazione discrezionale condotta, è immune da vizi di legittimità. Inoltre, il mancato riconoscimento delle circostanze attenuanti generiche può essere legittimamente motivato dal giudice con l'assenza di elementi o circostanze di segno positivo, mentre il giudizio di bilanciamento tra le aggravanti e le attenuanti costituisce esercizio del potere valutativo riservato al giudice di merito ed insindacabile in sede di legittimità, ove congruamente motivato alla stregua anche solo di alcuni dei parametri previsti dall'art. 133 c.p. Infine, la determinazione della pena rientra nella discrezionalità del giudice di merito, il quale assolve all'obbligo di motivazione se dà conto dell'impiego dei criteri di cui all'art. 133 c.p., essendo necessaria una specifica e dettagliata spiegazione del ragionamento seguito soltanto quando la pena sia di gran lunga superiore alla misura media di quella edittale.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUARTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. DI SALVO Emanuele - Presidente

Dott. RANALDI Alessandro - Consigliere

Dott. RICCI ((omissis)) - rel. Consigliere

Dott. D'ANDREA Alessandro - Consigliere

Dott. DAWAN Daniela - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso la sentenza del 21/11/2022 della CORTE APPELLO di MESSINA;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dott.ssa RICCI ((omissis)) ANGELA;
udito il PG in persona del Sostituto Procuratore Dott.ssa CASELLA GIUSEPPINA che ha chiesto il rigetto dei ricorsi;
udito l'avvocato (OMISSIS) del foro di LOCRI e l'avvocato (OMISS…

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