La massima giuridica che può essere estratta dalla sentenza è la seguente: Il titolare di un'attività commerciale che esercita la somministrazione di bevande alcoliche senza la prescritta autorizzazione amministrativa è soggetto all'adozione di un provvedimento di cessazione immediata dell'attività, anche qualora disponga di un titolo autorizzativo per lo svolgimento di altre attività commerciali connesse, come la preparazione e vendita di prodotti da forno e gastronomia. Tuttavia, l'esercizio del potere sanzionatorio da parte dell'amministrazione comunale non può estendersi oltre la specifica attività abusivamente esercitata, colpendo anche le attività commerciali legittimamente svolte in forza di un titolo autorizzativo regolarmente formatosi. Pertanto, il provvedimento di cessazione dell'attività deve essere limitato alla sola somministrazione di bevande alcoliche, consentendo la prosecuzione delle altre attività commerciali autorizzate. Il diniego di rilascio di una nuova autorizzazione per la somministrazione di bevande alcoliche è legittimo qualora l'amministrazione comunale dimostri la saturazione del contingente di autorizzazioni disponibili nella zona commerciale di riferimento, in base alla programmazione comunale, senza che possano rilevare considerazioni relative al gradimento della cittadinanza o ai benefici economici per l'esercente.