Cassazione penale Sez. I sentenza n. 15831 del 15 aprile 2009

ECLI:IT:CASS:2009:15831PEN

Massima

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Il giudice di merito, nel valutare la sussistenza di gravi indizi di colpevolezza ai fini dell'applicazione di una misura cautelare, è tenuto a esaminare tutti gli elementi probatori disponibili, anche quelli già oggetto di precedente annullamento, purché li inserisca in un quadro complessivo unitario e li supporti con una motivazione congrua e priva di vizi logici e giuridici. Il controllo di legittimità della Corte di Cassazione sulla motivazione di tali provvedimenti cautelari è limitato alla verifica della coerenza e logicità delle argomentazioni rispetto al fine giustificativo del provvedimento, senza poter sindacare la ricostruzione dei fatti e la valutazione dell'attendibilità delle fonti probatorie, ambiti riservati al giudice di merito. Pertanto, il giudice della cautela può fondare la propria decisione su elementi indiziari diversi da quelli precedentemente ritenuti illogici dalla Corte di Cassazione, purché li valuti in modo complessivo e li motivi adeguatamente, senza incorrere in vizi di legittimità.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. FAZZIOLI Edoardo - Presidente

Dott. ZAMPETTI Umberto - Consigliere

Dott. ROMBOLA' Marcello - Consigliere

Dott. BONITO Francesco M.S. - Consigliere

Dott. BARBARISI Maurizio - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

Sul ricorso proposto da:

Di. Ma. Sa., n. il (OMESSO);

avverso l'ordinanza 23 settembre 2008 - Tribunale di Milano;

sentita la relazione svolta dal Consigliere dott. BARBARISI Maurizio;

udite le conclusioni del Pubblico Ministero, in persona del Dott. DELEHAYE Vittorio, che ha chiesto il rigetto del ricorso;

udito il difensore avv. BOLOGNESI Dario, che ha concluso per l'accoglimento dei motivi di ri…

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