Cassazione penale Sez. I sentenza n. 49350 del 9 dicembre 2013

ECLI:IT:CASS:2013:49350PEN

Massima

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Il concorso di persone nel reato di favoreggiamento dell'immigrazione clandestina è configurabile quando, sulla base di elementi oggettivi di riscontro, risulti provata la partecipazione dell'imputato all'organizzazione e al coordinamento delle diverse fasi dell'operazione, attraverso contatti telefonici con gli altri complici e l'utilizzo di utenze a lui riconducibili, a prescindere dalla sua presenza fisica nel luogo dello sbarco dei migranti. La chiamata in correità del concorrente, se valutata in modo intrinsecamente attendibile e corroborata da riscontri oggettivi, costituisce idoneo elemento probatorio per la dimostrazione del ruolo svolto dall'imputato, anche in assenza di una sua esplicita ammissione. Il giudice di merito, nel valutare la responsabilità dell'imputato, deve procedere ad un'analisi complessiva e coordinata di tutti gli elementi di prova, senza limitarsi a singole contestazioni puntuali, purché la motivazione risulti logica, coerente e immune da vizi giuridici. La mancata esplicita confutazione di specifiche deduzioni difensive relative al trattamento sanzionatorio non determina nullità della sentenza, quando risultino implicitamente disattese per la valutazione complessiva delle circostanze del fatto e della personalità dell'imputato.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. CHIEFFI Severo - Presidente

Dott. ZAMPETTI Umberto - Consigliere

Dott. CAPRIOGLIO Piera M.S. - Consigliere

Dott. CASA Filippo - Consigliere

Dott. BONI Monica - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

(OMISSIS) N. IL (OMISSIS);

avverso la sentenza n. 973/2012 CORTE APPELLO di CATANZARO, del 03/10/2012;

visti gli atti, la sentenza e il ricorso;

udita in PUBBLICA UDIENZA del 26/11/2013 la relazione fatta dal Consigliere Dott. MONICA BONI;

Udito il Procuratore Generale in persona del Dott. Scardaccione Vittorio Eduardo, che ha concluso per l'inammissibilita' del ricorso.

RITENUTO IN FATTO

1. Con sentenza resa in data 3 ottobre 2012 la Corte di…

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