Tribunale Amministrativo Regionale Campania - Napoli sentenza n. 7399 del 2022

ECLI:IT:TARNA:2022:7399SENT

Massima

Generata da Simpliciter
Il Tribunale Amministrativo Regionale, nell'esaminare il ricorso avverso l'ordinanza di demolizione di opere edilizie ritenute abusive, ha affermato i seguenti principi di diritto: 1. L'amministrazione comunale non ha l'obbligo di verificare preventivamente la possibilità di sanare le opere abusive prima di emettere l'ordinanza di demolizione. L'accertamento di conformità deve essere richiesto dall'interessato e il suo silenzio-rigetto oltre il termine di 60 giorni determina la legittimità del provvedimento ripristinatorio. 2. La presentazione dell'istanza di accertamento di conformità non sospende definitivamente l'efficacia dell'ordine di demolizione, ma solo in via temporanea, fino al rigetto espresso o tacito della domanda, momento in cui il provvedimento ripristinatorio riacquista la sua efficacia. 3. Ai fini della valutazione di un abuso edilizio, è necessaria una visione complessiva e non atomistica delle opere realizzate, essendo irrilevante il frazionamento dei singoli interventi, in quanto il pregiudizio arrecato al territorio deriva dall'insieme delle opere e dalle loro reciproche interazioni. 4. In presenza di opere realizzate in assenza di titolo edilizio e di autorizzazione paesaggistica in aree vincolate, vige un principio di indifferenza del titolo necessario, essendo legittimo l'esercizio del potere repristinatorio in ogni caso, a prescindere dalla tipologia di titolo edilizio ritenuto più idoneo. 5. L'art. 167, comma 4, lett. a) del D.Lgs. n. 42/2004 impedisce tassativamente il rilascio della sanatoria paesaggistica in presenza di interventi che abbiano determinato creazione di superfici utili o volumi ovvero aumento di quelli legittimamente realizzati, anche di modesta entità.

Sentenza completa

Pubblicato il 28/11/2022

N. 07399/2022 REG.PROV.COLL.

N. 00219/2018 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale della Campania

(Sezione Terza)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 219 del 2018, proposto da Francesco Boccia, rappresentato e difeso dagli avvocati Alfonso Capotorto, Ciro Sito e Francesco Urraro, con domicilio fisico eletto presso il loro studio in Napoli, Centro Direzionale Isola E/2 sc. A, e con domicilio digitale come da PEC da Registri di Giustizia;

contro

Comune di San Giuseppe Vesuviano, in persona del legale rappresentante pro tempore, rappresentato e difeso dall’avvocato Vincenzo Andreoli, dell’Avvocatura Municipale, con domicilio digitale come da PEC da Registri di Giustizia;

per l’annullamento

“- dell'Ordinanza Reg. Gen. n. 139 del 23/10/17, no…

Questo contenuto è riservato agli utenti registrati
Sentenze simili
Ricerca rapida tra milioni di sentenze
Trova facilmente ciò che stai cercando in pochi istanti. La nostra vasta banca dati è costantemente aggiornata e ti consente di effettuare ricerche veloci e precise.
Trova il riferimento esatto della sentenza
Addio a filtri di ricerca complicati e interfacce difficili da navigare. Utilizza una singola barra di ricerca per trovare precisamente ciò che ti serve all'interno delle sentenze.
Prova il potente motore semantico
La ricerca semantica tiene conto del significato implicito delle parole, del contesto e delle relazioni tra i concetti per fornire risultati più accurati e pertinenti.

Un nuovo modo di esercitare la professione

Offriamo agli avvocati gli strumenti più efficienti e a costi contenuti.