Cassazione penale Sez. V sentenza n. 41781 del 5 ottobre 2016

ECLI:IT:CASS:2016:41781PEN

Massima

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Il reato di minaccia, previsto dall'art. 612 c.p., si configura come reato di pericolo, non richiedendo la concreta intimidazione della persona offesa, essendo sufficiente la mera idoneità della condotta a suscitare nella vittima il timore di un male ingiusto e futuro. La valutazione della credibilità della persona offesa rientra nel potere discrezionale del giudice di merito, la cui motivazione al riguardo è incensurabile in sede di legittimità, salvo che non risulti manifestamente illogica o carente. La pena per il reato di minaccia deve essere determinata secondo la normativa vigente al momento della commissione del fatto, anche in caso di sopravvenuta depenalizzazione di altri reati contestati.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. NAPPI Aniello - Presidente

Dott. DE BERARDINIS Silva - rel. Consigliere

Dott. GORJAN Sergio - Consigliere

Dott. MORELLI Francesca - Consigliere

Dott. PISTORELLI Luca - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS) nato il (OMISSIS);
avverso la sentenza del 7 ottobre 2013 del GIUDICE DI PACE di TRECASTAGNI;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita in PUBBLICA UDIENZA del 20 maggio 2016, la relazione svolta dal Consigliere Dott. DE BERARDINIS SILVANA;
Udito il Procuratore Generale in persona del Dott. ORSI LUIGI, che ha concluso per (Ndr: testo originale non comprensibile) per il reato di ingiurie, inammissibilita' nel resto;
udito il difensore Avv. (OMISSIS).
RIT…

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